Poesie 2010

[toc] Cieco

E’ nel profondo
azzurro di un
mare immerso
alla natura, è
nel silenzioso
pinneggiare 
dei pesci, è nel
colore vivace
della folta
vegetazione è
in questo
scenario così
bello dove
l’ onda
accarezza
scogli taglienti
con buche
profonde
rifugio sicuro
per pesci …. è
in questo posto
del dolce
silenzio che la 
mia anima, il
mio cuore, la 
mia mente Ti
ha cercato e i
miei occhi non
avevano visto
che eri in 
mezzo al 
creato con il
Tuo infinito
Amore.


[toc] Canciunu i tiempi

I fimmini beddi sa na taliari e a
parola aruci a sapiri usari.
L’ uommini senza fimmina  
nun ci po
stari, prima la voli
Bedda puoi se l’ amicu la
talia subitu ci veni a 
gilusia.
Lu sancu to nun t’ avvilinari
e se a muggheri ti vo beni
nun ti scantari.
Tinti i tempa ri na vota cu tanti 
ristrittizzi, ma ora ci
luvarru u stuppagghiu.
Li fimmini talienu
l’ uommini tintaturi e puri
ca su spusati niesciunu cu l’ amicu.
Oggi se accussì stanu li cosi
miegghiu pighiarasilla 
nun tantu bedda: su 
picca li pirsuni ca
t’ alienu e felici e serenu
cu idda puoi campari.

Cambiano i tempi
Le donne
belle si debbono guardare
e la parola dolce devi 
sapere usare. L’ uomo
senza donna non può
rimanere, prima la vuole
bella e poi se l’ amico la
guarda subito gli viene la gelosia.
Non avvelenarti il sangue se
la moglie ti vuole bene
non avere paura. Brutti
erano i tempi di una volta
con tante ristrettezze ma
ora non si capisce
niente. Le donne
guardano gli uomini
tentatori e pur essendo
sposate escono con l’ amico.
Oggi se così stanno le cose meglio non
prendersela troppo bella
la moglie sono poche le
persone che la guardano
e sereno e felice puoi
vivere con lei.


[toc] Il valzer della vita

Balla con il tuo valzer
Se ci fai caso, la vita
è un valzer.
Son tante le cose
da fare: scarta
il di più.
Ballalo lento il valzer
che và, guarda chi
sta più male di te,
ama il tuo prossimo come te stesso e
quando ti alzi vedrai
nel cielo i colori
dell’ arcobaleno. E’ la tua vita
che si colora d’ amore.
Ballalo lento il valzer e
non ti fermare: ancora 
lungo è il percorso da fare,
se corri troppo potresti
non arrivare.
Ascolta il consiglio: balla
il tuo valzer, ama una donna
che sarà tua per sempre
e insieme portate felicità
a chi l’ ha perduta.
Giovanni Rosa ore 10.19 del 24.11.2010


 [toc] Carità

Quando un bambino soffre
raccogliamo  la sofferenza
doniamogli un sorriso e
non solo,
se possiamo : spianiamo
la strada e facciamolo
sentire bambino come gli altri.
Nel mondo e proprio accanto
a noi se facciamo attenzione
c’è gente che soffre nel silenzio,
cominciamo ad indagare e
nel silenzio doniamo : troveremo
felicità ,  gli occhi
si  illumineranno di un sorriso
candido che  porteremo con noi
per sempre.
Ci accorgeremo di avere iniziato
un giorno più sereno portando
nel  cuore tanta gioia e quel sorriso.
Ricordiamoci  fratelli che il percorso
della vita è già segnato, correre
in autostrada è bello ci fa sentire
liberi, ma fermiamoci un  po’ ,
lasciamo a terra la nostra
indifferenza.
La vita è bella se partecipata
condividiamo insieme ad altri
la sofferenza, porgiamo la mano
a chi si trova a terra e insieme
camminiamo sempre più avanti.
Parliamo delle  emozioni,
cantiamole forte,  offriamole
in dono a Dio che è segno
dell’Amore infinito e la nostra
anima si rallegrerà.
 
Giovanni  Rosa 19.03.2010 ore 11


[toc] Yes, we can

Quando ero bambino
pensavo da bambino
e il mondo intorno a
me appariva bello.
Crescendo ho
conosciuto odio
etnico, guerre,
pedofilia e tante altre
bruttezze che hanno
cambiato il mio
sorriso di bambino.
Ora sono avanti negli
anni e ancora vedo,
sento, Caino che
uccide il fratello.
Quando finirà questo
tormento ?. Vorrei
scoprire nuovi 
orizzonti, vorrei
vedere un mondo
tranquillo, un 
arcobaleno
dell’ amore, vorrei che
bambini innocenti
vivessero la loro vita
guardando il volto
sorridente della
madre, vorrei non 
vedere cumuli di 
terra: sepolcri  per
bambini e adulti
causate da bombe che
abbiamo chiamato
intelligenti.
Ma quando capirai
uomo che questa
nostra vita è un bene
di passaggio e che
alla fine tutto
dobbiamo lasciare ?
Cambia
rotta, ascoltami così
grido ai potenti della 
terra:. guardate sereni
il sole che sorge e
indora  di colori
l’ universo, sentite il
vento, la pioggia,
nella vostra pelle e
nella terra, guardate
negli occhi la gioia
dei bambini, riposate
la notte per prendere
vigore il giorno
successivo e cantate
l’ inno dell’ Amore al 
Creatore.

Giovanni Rosa 23.09.2010 ore 11.55


[toc] Vincere si può

 

Vincere si può 
l’ odio con l’ amore,
amiamoci perchè la
vita è così breve e
ci lascia il tempo di
restare soli. Che
importa chi per
primo dice: io ti 
perdono. Non è
venuto al mondo un
uomo che ci
perdonò pur
ricevendo tante
offese, fino alla
morte di croce ?
Da quel giorno
com’è cambiato il
mondo! Dio ci
consegnò un mondo
bello con monti,
mare, luce, sole,
acqua e tante cose
per vivere felici.
Com’è cambiato e
sta cambiando il
mondo: nei prati 
crescono ancora le 
rose ma sotto si
nascondono bombe
che hanno le sembianze di 
farfalle e rendono
mutilati chi le
tocca.
E questo l’ aiuto
che diamo al prossimo ?
Mandiamo armi e
incrementiamo 
guerre. Questo non
era il mondo che
voleva Dio, noi
stiamo perdendo il 
mondo e perderemo
Dio se ancora 
continua questa corsa che annienta
tutto per
accaparrarsi il 
nulla.  Dove sei
coscienza svegliati !….
non aspettare
che sia troppo tardi
aiutiamo i fratelli
perchè  altri hanno già perso la vita,
salviamo i bambini,
le donne che con
stenti vivono il loro
dolore, mentre il
giorno passa e la
notte con il suo
buio copre tutte le
cose ma non le
sofferenze.
O Dio, Dio mio 
Signore fammi
pregare forte nel
tuo nome, tu puoi
ancora cambiare le
menti dei potenti e 
siamo noi tutti
quelli non potenti
che te lo chiediamo
con la forza della 
tua preghiera:
Padre nostro che 
sei nei cieli…….
Continua a darmi
questa forza di
andare contro
corrente e anche se
perdo non importa
e possa la fatica
essere ricompensata
con il dono che tu mi ascolti
sicuramente o Dio.


[toc] Vento amico

Di te, o donna, un
giorno mi parlò il vento
che trasportava il tuo
profumo nel mio cuore.
Ti cerco e non ti trovo,
solo fugace nei sogni ti
intravedo e la carezza
tua si scioglie come
miele al mio sentire.
Prolungare vorrei gli
attimi, ma al risveglio
tutto svanisce.
Ti cerco, fresca rugiada,
nei boccioli di rosa:
imprigionano bellezza e
in estasi trasportano il mio cuore.
Delle stagioni vorrei  
fermare il tempo a
primavera, allontanare il 
gelo che distrugge
profumo ai fiori.
Ascolterò del vento la 
parola amica e nel suo
turbine incontrerò della
mia amata il fascino e 
l’ amore.

Giovanni Rosa ore 11:34 del 20.10.2010


[toc] Solitudine

Stanco
fardello di
ricordi fanno
parte del
vissuto….
racchiudono 
gioie e dolori
che non puoi
dimenticare.
Uno ne scelgo
e il vento non
lo trasporterà
lontano come 
foglia
ingiallita
caduta in
autunno
perchè ancor
verde e 
colorato dalla 
primavera 
rimane dentro
il cuore.
Porta una
scritta che
bene legge chi
quei momenti
ha vissuto e li
conosce bene.
Ora il volto è
rigato da una
lacrima che
solo il vento
dello Spirito
potrà
asciugare,
mentre 
passanti si
fermano 
incuriositi, ti
guardano,
vogliono
aiutarti ma, a
stento ti
accorgi  di
loro, perchè
non sei più tu
che vivi ma il
tuo ricordo
che ti fà
sentire solo.

Giovanni Rosa ore 19.43 del 17.11.2010


[toc] Aspettando l’ alba

Sono le tre del mattino e sono sveglio…….
poi m’ addormento……
sono le cinque e sono sveglio…..
accanto a me c’è un corpo che dorme
un sonno incostante anche lei ,
si ferma il respiro si è in apnea e l’ orecchio tutto teso ad aspettare quando ritorna il respiro
con ritmo incostante sento che il respiro riprende  il suo ritmo,
aspetto….
aspetto…..
poi scende il sonno e cosa succede….
mi sveglio con ansia ed ancora sento il respiro incostante……
mi alzo, accendo la luce cerco di spostare il corpo che immobile giace nel letto…..
tento un’ altra manovra di alzare il letto……
il respiro non torna e l’ abbasso.
Dalla finestra entra già un flebile luce del giorno
anche oggi ho visto le tenebre allontanarsi e portare la luce
e domani ….. ?
Speriamo che possa rivedere ancora la luce e si riprende a contare le ore.


[toc] Sogno

Danzare nel
chiarore che un
tramonto
indora, sentire
il calore del
corpo, sfiorare
con la bocca i
capelli che il
vento solleva e
dolcemente
baciarti.
Sentirsi
immerso nella 
natura, vivere il
momento che è
felicità.
Cullarsi in un 
dolce suono che ritma i nostri
passi e ci 
trasporta in 
estasi è come
volare, è vivere
sensazioni che
mi regala il
mare mentre
culla le onde.
Il ritmo cessa,
mi accoglie un 
dolce risveglio
per l’ alba che
sorge, svanisce
il mio sogno,
mentre un sax 
suona una
indimenticabile
melodia di
amore.


[toc] Fango

Quando ti trovi in 
mezzo al fango pensa a
quanto ne può
trasportare il Nilo
quando si ritira dalle sue
esondazioni e rende più
fertile il terreno, oppure 
pensa al giglio
dell’ acqua che pur nel
suo candore affonda le
radici nel fango, ma
cosa più importante
pensa a Gesù che col
fango ha ridato la vista
al cieco e se ci pensi
bene dal fango sei stato
creato. Quindi se il 
fango ti sorpassa tuffati
in esso e non ti curar se
sporca, l’ acqua  darà
splendore alla tua pelle e
tutto tornerà più nitido
di prima e se non basta
prova ad avere un
briciolo di Fede e più
serena tornerà la mente.

Giovanni Rosa 08.08.2010 ore 19.44


[toc] Estate 2010

Cosa rimane di un
bacio struggente che
mi hai dato sulla
sabbia infuocata ?
Ricordo di un’ estate 
vissuta dal vivo che
porto con me per
scaldare il mio cuore
nei mesi invernali ma
tu….. non ci sei.

Giovanni Rosa 10.38 del 17.08.2010


[toc] Sogni fantasma

E’ vengono di
notte a rubarti
l’ anima, poi
svaniscono nel
buio e si
disperdono e si
rincorrono, sogni.
Onde spinte da un 
vento
furioso, uragano, e si
infrangono in
scogli taglienti,
spruzzi gelidi
sparsi nell’ aria
arrivano in viso
lasciando odore di
salsedine mentre
fermo lo sguardo 
scruta orizzonte.
Sogni fantasma.
Durano poco e in
quegli attimi sei
un diverso.
La tua vita che è
stata lineare pare
ora incontrare un
percorso perverso.
Hai il tempo di
riflettere un po’
poi ti risvegli e
senti che sei 
rimasto lo stesso
di prima,, gioisci,
ringrazi il Signore
chiudi ancora i
tuoi occhi
cercando dei segni
migliori.


[toc] Suli, terra, aria

Quannu a Settembre veni u
primu scrusciu r’acqua e li
trona fuorti fanu scantari li
pirsuni si senti la frescura ca
scinni forti  ri lu cielu e stuta 
tutta la calura ca s’ avia
insimmulato “na stati”. Lu
vientu sciuscià ma nun sulleva
ciù lu pruvulazzu ca ti trasia
intra li naschi e tutti i così ca
sunu ‘ne strati pigghiunu  a
stessa direzione purtati ri
l’ acqua ca metti lu pulito. U ma
cori e tutta la terra ringrazia u
Signori pi stu beni preziusu ca
ni vosi arrialari. Ma mu sapiti
riri chi fossi la terra senza i so
beni necessari ? ‘Nterritoriu
vacanti ca nun duna sciamma se
so figghiu. Comu l’ acqua ca lava
li strati arraccussì vulissi lavari
la menti ri tanti putenti:
pensunu sului a fari stragi ri
genti pi ristari i primi ro
munnu. Accuntintamini fratuzzi
re scagghi ca aviemu: ro suli, ra
terra, ri l’ aria, capamu tranquilli
na stu beddu pianeta ciamatu
Terra.

Giovanni Rosa ore 11.20 del 25.09.2010

Sole, terra, aria

Quando a Settembre viene il primo scroscio d’ acqua e i tuoni forti fanno
spaventare le persone si sente la frescura che scende forte dal cielo e spegne
tutta la calura che si era accumulata nell’ estate. Il vento soffia ma non solleva
più la polvere che ti entrava nelle narici e tutte le cose che sono nelle strade 
prendono la stessa direzione trasportati dall acqua che mette il pulito. Il mio
cuore e tutta la terra ringrazia il Signore per questo bene prezioso  che ci ha
voluto regalare. Ma me lo sapete dire cosa sarebbe la terra senza i suoi beni 
necessari ?. Un territorio vuoto  che non ha dà calore ai suoi figli. Come l’ acqua che 
lav a le strade così vorrei lavare la mente a tanti potenti che pensano solo a fare 
stragi di gente per rimanere i primi nel mondo. Accontentiamoci fratelli delle
cose che abbiamo: del sole, della terra, dell’ aria, viviamo tranquilli in questo
bel pianeta chiamato Terra.


[toc] Provici

Ascuta i ma cunsigghi
e viri ca bona
accumincia a to
iurnata.
Quannu ti susi a
matina fatti a cruci,
talia u cielu e ringrazia
u Signuri.
Se u cielu e serenu fatti
na bedda cantata puru
se nun tieni na vuci
‘ntunata.
Se ciovi forti e u cielu
è annuvulatu nun
nesciri fora
scuragghiatu.
U tiempo tintu nun
dura tuttu u tiempu.
Se senti ri matina
ca to testa gira,
priparati na bella
colazioni ca tuttu torna
buonu comu prima.
Se si spusatu e to 
muggheri va puru a
travagghiari, aiutala,
susiti prestu pi  pripari i
picciriddi pi la scola.
Se puoi ti sparti i
sirvizzedda ca
Muccheri a fatica è ciù
picca e c’è felicità.
Trovati u tiempu pe to
figghi mentri su nichi
ca quannu crisciunu
pensunu ri quantu l’ hai
vulutu beni. Pensa a
l’ amuri e fallu cu to
muggheri picchi chistu
è l’ amuri veru, idda ti 
rissi si davanti a Diu e
tu ci rispunnnisti puru 
si.
A vita è comu a
iurnata: pò sirì bella
po siri brutta.
Chi vali aviri tanti casi
e assai sordi se puoi
nun c’è l’ amuri ca ti fa
felici.

Giovanni Rosa ore 14.36 del 12.11.2010

Provaci (traduzione)
Ascolta i miei consigli e vedi che buona inizia la tua giornata. Quando ti alzi la
mattina fatti il segno della croce, guarda il cielo e ringrazia il Signore. Se il cielo è
sereno fai una bella cantata anche se non tieni una voce intonata. Se piove forte e il
cielo è nuvoloso non uscire fuori scoraggiato. Il tempo brutto non dura tutto il tempo.
Se senti di mattina che la tua testa gira, preparati una bella colazione che tutto torna 
buono come prima.
Se sei sposato e tua moglie va pure a lavorare, aiutala, alzati presto per preparare i
piccoli per la scuola. Se poi dividi le faccende con la moglie, la fatica è minore e c’è
felicità. Trova il tempo per i tuoi figli mentre sono piccoli così quando crescono
pensano di quanto li hai voluto bene. Pensa a fare l’ amore e fallo con tua moglie 
perchè questo è l’ amore, lei ti ha detto si davanti a Dio e tu hai risposto pure si. La
vita è come la giornata può essere bella, può essere brutta . Che vale avere tante case e
molti soldi se poi non c’è l’ amore che ti fà felice.


[toc] Preghiera

Quando ti 
prende la
malinconia,
pensa che
accanto a te
c’è Dio.
Quando 
qualcuno della 
tua famiglia si
sente male,
pensa che
accanto a te
c’è Dio.
Quando non
hai molti soldi,
pensa che 
accanto a te
c’è Dio.
Quando ti
senti
solo… pensa
che accanto a
te c’è Dio.
Ricordati tu + Dio = Maggioranza Assoluta.

Ama il
prossimo tuo
come te 
stesso, non
rubare, non 
desiderare la 
donna d’ altri,
onora il padre
e la madre e
via dicendo
per quelli che
sono i
comandamenti
che Dio con il
suo grande,
immenso,
incondizionato,
universale
Amore ci ha
donato.

Ama il 
giorno, ama la 
natura, ama le
persone, gli
animali, le
stelle e con
una parola: il
creato…., ma
soprattutto
ama il 
Creatore.
Vogliamoci
bene amiche e
amici
carissimi, la
nostra vita ha
una durata
limitata……
l’ Amore che ci
ha manifestato
Dio non ha
limiti.

Giovanni Rosa ore 18.28 dell 22-11-2010


[toc] Per sempre tuo

Il battito del
cuore rivelerà per
te tutto il mio
amore o dolce
amata mia,
donna e signora.
Con te
trascorrerò le ore
senza contare  il
tempo che
dolcemente non
avrà fine.
Lento il
desiderio voglio
svegliare per
non lasciarti  più
quando il tuo
sentimento
incontra il mio e
allora soli.. soli
noi saremo con il
tuo pensiero che
segue il mio
sentiero del
volerti bene.
Non ci distragga
il suono di un
telefono che
disturberà il
nostro amore,
stacca la presa
…. fammi
ascoltare la
musica che si
associa al tuo
respiro… sempre
più forte…..
perchè sente il
mio corpo starti
vicino.
Poi… ancora,
ancora amarti e
scioglierci  in
languide carezze.
Il tempo si è
fermato o scorre
lento e nella
stanza siamo due
corpi abbracciati
che racchiudono
sentimenti veri
che fanno parte
di noi per la vita,
mia cara amica.


[toc] Pensiamoci

Si può morire
in tanti modi:
vite falciate da
malattie che
non
permettono
altra soluzione,
vite stroncate
da bruti,
vite spezzate
per corse
frenetiche,
vite private per
depressione,
vite perdute per
uso di
stupefacenti,
vite annientate
da cosche
malavitose, vite
terminate per
raggiunti limiti
di età.
Ma qual è la
morte più
brutta ?
Quella di
morire e non
essere in grazia
di Dio.


[toc] Parole…parole…parole.

Puoi tu parlare o
scrivere di cose
che ti fanno
ridere quando nel
cuore tiene una
spina ?. Eppure,
grazie amici di
invitarmi ad 
essere più
allegro, cerco di
togliere la spina
ma resterà la 
ferita
sanguinante.
Come vorrei
vagare
spensierato,
giocare  con il 
cerchio come
facevo da
bambino, creare
carrettini senza
ruote e colorarli
nella mia
fantasia.
Trasportare
ricordi che
arrivano nel 
negozio
dell’ amore e 
regalare a tutti
l’ allegria. Come
vorrei vivere la
vita al positivo.
Poi ci ripenso e
dico che sono
parole… parole… 
parole di chi non
è provato dal
dolore…. ma……
a volte….
rendono  felice il
tuo pensare.

Giovanni Rosa ore 11 del 09/10/2010


[toc] Amore

Questa mattina mentre
parli al tuo cuore riempito
di amore e postalo ai tuoi
amici.
Senza usare tanta tecnologia
vedrai che arriverà.
Nei tuoi pensieri includi l’ amore
per il creato e ancor di più per
il Creatore.
Se la tua vita spendi senza
amore ti troverai solo.
Ricordati che il mondo, pur
nella sua diversità, ha bisogno
anche del tuo amore.

Giovanni Rosa ore 9:21 del 30/11/2020


[toc] Chi prima non pensa in ultimo sospira

I figli sono i gioielli del nostro
cuore, Dio li ha consegnati a noi
per educarli e indirizzarli nella 
giusta via.
Quando piccolini vogliono con te
giocare, non cercare scuse con gli
impegni di lavoro.
Un piccolo sorriso e poi lasciarli 
soli equivale a ipocrisia.
Quella è l’ età vivono la
vita per apprenderla e ormai hanno
capito che il tuo sorriso è uguale ad
un rifiuto.
Un giorno quando sarai più avanti
nei tuoi anni ti accorgerai se hai
svolto bene il ruolo dell’ educatore.
Che vale poi piangere ed aspettare 
i figli che non vengono a trovarti ?
Domandati, uomo, dove eri tu
quando loro bramavano la tua
compagnia ?. E allora siccome il
mondo di oggi gira più frenetico di
quello che era ieri, permettimi
amico, con la ragione dell’ età
avanzata, trascura un poco i soldi
e resta più vicino ai figli.

Giovanni Rosa ore 17.30 del 15.04.2010


[toc] Nun mi tuccati li criaturi

Quannu mi 
pigghia la pazzia
sugnu na munni
tuttu miu mi
scuordu re fatichi
ri sta vita e passu
anticcia u tiempu
a nun pinsari.
Pi mia putissi fari 
vientu forti e nun
u sientu,.
putissinu fari
carriri cientu
guverna e nun
m’ importa nenti,
putissuru fari
mali…. a
cui ? …… e
picciriddi poveri
nuccenti ?
allura …. finisciu
i fari u pazzu e
assai m’ ancazzu,
facitammillu riri
stu termini
sgarbatu ca pi li
siciliani e comu
na frasi lonca ca
avi u sensu di
stabiliri nu
dirittu.

Giovanni Rosa ore 18.59 del 13/11/2010


[toc] La forza dell’ amore

Quando il corpo
vorrebbe scoprire
esperienze nuove
non distogliere la
mente dal cuore.
Lasciati sollevare 
leggero, vola
insieme ai tuoi
pensieri, riprendi i
ricordi dai cassetti
chiusi e già
dimenticati.
Pensa con calma,
non ti agitare, alzati
presto, guarda il
sole, la pioggia, il
vento, il cielo e nel
creato scoprirai il
miracolo che si
ripete ed è: vita.
Ringrazia sempre 
Dio di averti voluto
immettere in questo
paradiso, goditi le
gioie e non
rimanere triste.
Scrivi la tua nota
con la forza
dell’ amore.

Giovanni Rosa ore 12.15 del 02/20/2010


[toc] Inno dell’ amore

A piedi scalzi
camminavi sulla
spiaggia e i tuoi
capelli
trasportati da un
venticello
coprivano parte
del volto,
mentre io….
anima mia il tuo
pensiero 
riempivo
d’ amore,
unica nostra
compagna,
essenza dei 
nostri sogni. Il
caldo sole
d’ estate pur
velato  dal vento
scopriva tutta
l’ essenza e come
le onde del mare
in continuo
moto sentivo
brividi salire 
lungo la mia
nuda schiena.
Ora il tuo caldo
respiro sento più
forte e a te mi
abbandono,
mentre una
melodia 
accarezza i miei 
sensi, si inebria,
addolcisce le
note che
languide
cantano l’ inno
all’ amore.

Lirica scritta da Giovanni Rosa e timida collega 11.09.2010


[toc] Gioia e paura

Ora la notte
silenziosa scende ed
un chiaror di luna
illumina la stanza
come candela
accesa che mi tiene
compagnia.
Il sonno a poco a
poco si impossessa
del mio corpo e
trasvola il mio
pensare in altro
mondo dove ritrovo
la serenità perduta o
incontro turbamenti.
Bello sognare le
persone care che 
con me hanno
trascorso buona 
parte della vita: mi
sento immerso in
un’ altra dimensione
e vivo la felicità di
quel momento.
Poi ad un tratto il
sonno cambia: vedo
candele accese
portate da persone
che camminano
senza posare i piedi
a terra.
Apro a poco a poco
gli occhi ma non c’è
più la luce, un forte
tuono rincara la
dose di paura, mi
alzo  sbigottito,
cerco ancora le 
persone con cui
parlavo prima e mi
accorgo che tutto
era un sogno dal
ricordo bello ma
con un finale triste.

Giovanni Rosa ore 16.33 del 15/10/2010


[toc] Donna

Donna a te si
ispirano i poeti.
Nel tuo sorriso
c’è tutta l’ arte
dell’ amore e
rendi felice chi
lo riceve.
Tu nella culla,
mamma, doni
il tuo sorriso
per sedare il 
vagito del
bambino.
Tu , donna, già
matura regali il 
tuo sorriso per
catturare amore 
in chi ti
ammira e vuole
te come
compagna per
la vita.
Tu,
donna abbandonata
dall’ amore,
trovi il sorriso 
per appagare il 
cuore di chi ti
vuol più bene.
Creata da Dio,
diversa,
mantieni 
sempre il tuo
gran stile e
quando un
uomo è a te
vicino si
completa il
ciclo e nella
diversità già
siamo uguali 
per vivere la
vita.
Grazie di
esistere donna,
senza di te
desolazione ci
prenderebbe e
soli nel mondo
saremo……
vagabondi.

Giovanni Rosa ore 12.04 del 24/10/2010


[toc] Non fari l’ uorbu

Quannu ne to
commenti mi
scrivi ca sugnu
mpoeta, lu ma
cori battiu e na
lacrima scinni
‘na facci picchi
li ma paroli
t’ annu purtatu
amuri e ti fannu
pinsari.
Comu lu
vientu ca
sciuscià forti e
trasi a tutti
banni accussi
vulissi arrivari
finu e stanzi re
putenti unni
non sentunu u
duluri e li grida
e l’ affunnu e la
fami…..ri la
povera genti ca
a stentu passa li
so iorna
circannisi ri
farisi cunfuortu
e ri truvari,
macari no
sicciu ra
munnizza,
criritici ca ricu
veru, anticcia ri
manciari pi li
creatura ca a
casa aspettunu
lu pani.
Tristizza forti
mi pigghia, iu
sugnu poviri ri
sordi, ma
tiegnu la parola
e quannu scrivu
la posta a li
putenti è
indirizzata,
rapitila, leggitila
e se lu vuostu
cori allura
sbaraccativi
l’ uocci e
rapitivi
all’ amuri.

Giovanni Rosa ore 10.51 del 15/11/2010


[toc] A sirinata

Iu sugnu viecciu e
comu na lucertola
ciercu l’ ucciddu ro
suli pi cauriari stu
cuorpu ca a picca a
picca va pirdiennu li so
forzi. Sulu u cirvieddu
ancora è sanu e vaiu
pinsannu e cosi ca
facia quannu picciuottu,
sutta a finestra ri la
‘namurata, ri sira cu
l’  amici m’ antrattinia a
cantari a sirinata.
Lu zitu ca vo beni
veramenti a so
picciotta
accumpagnatu ra
chitarra ri na micu
rumpia ra notti funna
lu silenzio e no lustru
biancu ri la luna canta
amuri a la so sciamma.
Chi’ mporta s’era notti
funna arrubbighiava la
zita ca ra finestra
s’ affacciava. Certi voti
accumpagnata ro patri
e ra matri rapia la
porta e pi tutti c’eranu
viscotta, vinu e tanta
allegria.
Si finierru sti tempa ca
era tradizioni bedda,
ora pi diciristi ti
vuogghiu beni usanu u
telefoninu.
Piensu ca lu munnu va
sempri avanti ma bellu
è nun scurdarisi runni
viniemu cu li
tradizioni.

Giovanni Rosa ore 15.05 con gli amici im intrattenevo 20/11/2010

La serenata

Io sono vecchio e come una lucertola cerco un pò di sole per riscaldare
questo corpo che a poco a poco va perdendo le sue forze. Solo il
cervello è ancora sano a vado pensando alle cose che facevo quando
giovanotto sotto la finestre dell’ innamorata, di sera m’intrattenevo a
cantare la serenata. Quando il fidanzato voleva veramente bene alla sua
ragazza accompagnato dalla chitarra di un amico rompeva il silenzio
della profonda notte e nel biancore della luna cantava amore alla sua 
innamorata. La fidanzata pur essendo notte profonda  si svegliava e si
affacciava alla finestra e certe volte accompagnata dal padre e dalla 
madre apriva la porta e per tutti c’erano biscotti, vino e allegria . Si sono
finiti questi tempi che era una bella tradizione, ora per dirsi ti voglio
bene usano  il telefonino. Penso che il mondo  va sempre avanti ma bello
è non dimenticarsi da dove veniamo con le tradizioni.


[toc] Cos’è la vita ?

Quando il virus ti prende
allora tutte le tue energie
si arrendono e qualcosa si
impossessa del tuo corpo.
Rimani inerme
aspettando che l’ amore
del tuo cuore possa
portare sollievo al tuo
dolore.
Ricordi circolano veloci
nella mente cose led quali
tenevano un posto
importante assumono un
valore nullo e ora lotti per
ripristinare il tuo ritmo
vitale
Come nullità passi
ancora giorni e giorni
lottando contro febbre
forte che ti sfianca.
Ora finalmente sembra
ritornata la normalità, ti
guardi allo specchio, la
faccia smunta, la barba
incolta, le ginocchia che a
stento ti reggono.
E’ veramente brutto
provare pensando alla vita 
che una lacrima riga il
mio volto asciugata dal 
vento dello Spirito che è
il mio Dio.

Giovanni Rosa ore 10.30 del 08/05/2010


[toc] Spazio limitato

Creiamo l’ autostrada
dell’ amore dove
possono passare
merci senza
frontiere.
Facciamo un ponte
con le mani: Ponte
dell’ Amore
Diamo libero accesso
a chi da Occidente va
verso l’ Oriente e
viceversa.
Confrontiamo il
nostro sapere, le
religioni, le persone
senza per questo
dichiarare guerra.
Vogliamoci più bene
in questo pianeta 
terra e adattiamo la
nostra vita a uno
spazio che non è
infinito.
Giovanni Rosa ore 16.08 del 6.11.2010

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